martedì 17 giugno 2008

Benvenuti in Olanda

Non tutti i giorni sono uguali e ieri sera quando addormentavo la Chiara mi sono resa conto di quanto sia cresciuta. Mi ha fatto effetto pensare che si addormenti ancora solo in braccio. Allora oggi voglio condividere questa... come posso chiamarla storia... pensiero direi così. E' in inglese non lo traduco perchè non sono brava e perchè è troppo bello. Penso che valga veramente la pena leggerlo:

Welcome to Holland

by Emily Perl Kinglsey

I am often asked to describe the experience of raising a child with a disability to try to help people who have not shared that unique experience to understand it, to imagine how it would feel. It's like this......

When you're going to have a baby, it's like planning a fabulous vacation trip to Italy. You buy a bunch of guide books and make your wonderful plans. The Coliseum. The Michelangelo David. The gondolas in Venice. You may learn some handy phrases in Italian. It's all very exciting.

After months of eager anticipation, the day finally arrives. You pack your bags and off you go. Several hours later, the plane lands. The stewardess comes in and says, "Welcome to Holland." "Holland?!?" you say. "What do you mean Holland?? I signed up for Italy! I'm supposed to be in Italy. All my life I've dreamed of going to Italy." But there's been a change in the flight plan. They've landed in Holland and there you must stay.

The important thing is that they haven't taken you to a horrible, disgusting, filthy place, full of pestilence, famine and disease. It's just a different place. So you must go out and buy new guide books. And you must learn a whole new language. And you will meet a whole new group of people you would never have met.

It's just a different place. It's slower-paced than Italy, less flashy than Italy. But after you've been there for a while and you catch your breath, you look around.... and you begin to notice that Holland has windmills....and Holland has tulips. Holland even has Rembrandts. But everyone you know is busy coming and going from Italy... and they're all bragging about what a wonderful time they had there. And for the rest of your life, you will say "Yes, that's where I was supposed to go. That's what I had planned." And the pain of that will never, ever, ever, ever go away... because the loss of that dream is a very very significant loss.

But... if you spend your life mourning the fact that you didn't get to Italy, you may never be free to enjoy the very special, the very lovely things ... about Holland.



Bello eh?!

Un abbraccio dai Cirsi

giovedì 12 giugno 2008

La non gita

Oggi al Nido di Pietro era in progetto la gita scolastica...ma vista la nostra solita fortuna stamattina diluviava.

Premetto che Pietro non vuole mai andare all'asilo, e man mano che si avvicinano le vacanze la situazione peggiora! Così per convincerlo ad uscire di casa è da lunedì che ogni mattina gli dico: "Devi andare all'asilo altrimenti giovedì non potremo andare in gita..." Così stamattina quando ho visto che c'era un acquazzone mi sono detta: peccato per il pic-nic, ma almeno ci sarà l'opportunità di andare in pulman e poi vedremo gli animali (la gita era ad una fattoria).

Arriviamo all'asilo sotto le secchiate d'acqua, incontro una mamma all'ingresso del cancello e dico:" Che sfortuna!!! Hai visto che tempo..." e lei mi risponde"Per fortuna io, alla Valeria, stamattina non ho detto niente perchè ieri le tate mi avevano avvisato che se pioveva dalla mattina la gita sarebbe stata annullata" Io cado dal pero... a me non avevano detto niente e adesso?!!!

Entro all'asilo e vedo una tata (la più giovane) con gli stivali alti e i jeans e l'altra (la più vecchia) con la tuta e le ciabatte; alcuni bimbi già da soli che giocavano e alcune mamme con bimbi in braccio che speravano ancora in una opportunità... almeno un giro con il pulman... Insomma dopo mezz'ora arriva la terza tata anch'essa in ciabatte(la veterana!) ... il verdetto era ormai emesso: la gita era stata annullata...delle volte vorrei che le tate fossero un po' + coraggiose!!

Pietro era sconsolato così con altre due mamme con pargoli e fratelli abbiamo deciso di prendere l'autobus e fare un giro per la città. Certo non è stato come fare la gita in fattoria, ma sempre meglio che niente no?!!!



Un bacio dai Cirsi un po' sconsolati